Tempo fa, dopo aver visto in azione Piero Ricca e i suoi amici, ho scritto questa canzoncina riutilizzando il tempo di batteria dell’Inspiegato. Ora che ho trovato il tempo di registrarla non mi resta che augurarvi un buon ascolto!
Ikarus
Su pieroricca.org
Ho visto i tuoi bellissimi video
C'è Emilio Fede che ti sputa in testa
Vittorio Sgarbi si incazza come una bestia
Piero sei come Socrate
Quando urli la verità
Col tuo megafono di nome Ikarus
Risvegli la città
In ogni piazza, in ogni via
Se parla Piero arriva la polizia
Mi favorisca i suoi documenti
Spenga la camera, non inquadri gli agenti
Piero sei come Socrate
Quando urli la verità
Col tuo megafono di nome Ikarus
Risvegli la città
Piero, è così ironico [e tragico]
Battersi per la democrazia
Non siamo liberi
Non siamo cittadini
Siamo schiavi della borghesia
Registrato con Ardour e pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Sì, la mia nuova canzone si intitola L’inspiegato ed è di una pesantezza insostenibile e infinita tristezza. Il testo descrive la quotidianità ripetitiva di un impiegato (informatico?) e, nel finale, un suo improbabile tentativo di riscatto.
Rispetto alle altre canzoni goliardiche, questa è piena di compassione per chi vive 8 ore al giorno nella sua postazione, quindi anche per me stesso. Nonostante tutti i difetti che proliferano negli uffici: conformismo, servilismo, carrierismo, ecc. Ma d’altra parte è naturale che degli animali in gabbia abbiano dei difetti e delle deformazioni.
Questa canzone è dedicata a tutti i miei ammiratori segreti che in massa hanno scaricato il Tipografo dal loro ufficio. Buon ascolto e buon lavoro!
L’inspiegato
Ed ecco il testo:
Avanzo lento nel traffico
Devo arrivare in ufficio per usare un pc
Uguale a quello di casa mia
Ci sarà certo un motivo se faccio così
Da dieci anni lo stesso lavoro
Le stesse cose che non mi interessano più
Le stesse facce, le stesse cravatte
La pausa pranzo da l'una alle due
Non ho più tempo di stare con te
Non ho più tempo di prendere il tè
Non ho più tempo di stare da solo
Per fermarmi un po' a riflettere
La sera faccio qualcosa da cena
Oppure aspetto mia moglie che prepara per me
Poi la stanchezza si fa sentire
Dai cara, non so se mi regge, andiamo a dormire
Non ho più voglia di stare con te
Non ho più voglia di prendere il tè
Non ho più voglia di leggere un libro
Nè di ascoltare la musica
(Chitarretta da sola tristissima)
Voglio comprendere questa realtà
Voglio provare a leggere Marx
Voglio soltanto tentare di ritrovare
Un briciolo di verità, di umanità
Registrato con Ardour e pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Dopo il Proxy Umano, ecco la mia nuova creazione musicale: Il tipografo. Ok “creazione” è esagerato, forse sarebbe meglio dire “presa per i fondelli a tempo di musica”… Come al solito spero che nessuno si offenda… E’ solo una canzonetta che dedico a tutte le vittime del nepotismo e dell’assenza di meritocrazia.
Il pezzo è stato registrato (in fretta) e mixato su Linux con Ardour e i plugin LADSPA; e poi masterizzato con Jamin. Quindi è stato utilizzato solamente Free Software.
Ecco il testo, ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale:
Tipografo 4x
Con un cognome così
Dovrei essere in RAI ma sono qui
A far progetti cervellotici
Dal lunedì al venerdì
Di danni già ne ho fatti
Ed altri ne farò
Col mio contratto da tipografo
Tipografo 4x
Sono un arrivista
Un po' di sinistra
Un doppiogiochista
Che divide e poi conquista
Faccio il dirigente
Ma non rischio niente
Responsabilità
Io ne ho solo verso gli amici di papà
Tipografo 4x
Non sono un tipografo
Non sono un informatico
Non sono un giornalista no
Che cosa sono non lo so
Forse un compositor
Il tipografo
Il tipografo is released under a
Creative Commons License.
Ultimamente mi sono sentito un po’ sotto pressione, forse ho lavorato troppo… Dovevo fare qualcosa per sfogarmi e raggiungere la catarsi. E ho scritto questa canzoncina. La dedico a tutti i programmatori esauriti e ai loro manager naturalmente.
Il Proxy Umano
Ciao, ciao, ciao ragazzi mi presento
Mi chiamo G. parliamone
Sono l'ultimo managerino
Di una grande azienda di internet
La mia posizione è buona
Mi aggrappo alla poltrona
E quando il mio capo mi trasmette
Una richiesta fatta dal suo capo
Io la ritrasmetto invariata
A un mio sottoposto e gli chiedo
Una stima dei tempi
E siamo tutti contenti
Facendo il proxy umano
Arriverò lontano
No non mi sembra strano
In culo mi entra e in testa no
Mentre mangio un tramezzino al bar
Pensando alla prossima riunione
Cerco una nuova buzzword per
Fare una buona impressione
Fuori vedo due sviluppatori in bici
Mi sembrano felici
Sotto questa cravatta
Batte un cuore di latta
Camicia, bretelle e giacca
E neanche so l'HTTP
Facendo il proxy umano
Arriverò lontano
Dico sempre di sì
Sono fatto così
Non accusatemi perché
Qui tutti fanno come me
Pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.